CORSI DI FORMAZIONE PER GRUPPI, ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI
ECCO ALCUNE DELLE PROPOSTE DI FORMAZIONE CHE OFFRO
In ogni modulo è prevista l’uso di materiali video e audio, momenti corporei, individuali e collettivi.
Ogni modulo è adattabile alle diverse esigenze, e può essere svolto sia nella formula del week end che in quella di moduli in diversi incontri spalmati nel tempo.
Per INFO E CONTATTI scrivere a monica.lanfranco@gmail.com
1) LA STORIA DEL MOVIMENTO DELLE DONNE IN ITALIA, LA CULTURA DELLA DIFFERENZA COME MISURA DI UNA NUOVA ETICA TRA I SESSI
CONTENUTI
Emancipazione, liberazione, differenza sessuale, politica di genere: le quattro fasi dell’elaborazione del pensiero del movimento delle donne italiano.
Il percorso storico, politico e tematico del movimento delle donne in Italia: dai gruppi di autocoscienza alle battaglie politiche per il divorzio, l’aborto e il diritto di famiglia. Sessualità, lavoro, carriera, doppia presenza, conflitto e negoziazione tra i generi in 20 anni di storia. Attraverso letture e documenti italiani e stranieri come si è evoluto nella cultura, nel costume e nella società il ruolo delle donne.
Come dare valore e senso all’essere donne e essere uomini nell’uso del linguaggio sessuato. I luoghi della cultura della differenza in Italia, sia dentro che fuori le istituzioni.
La vita quotidiana delle donne come paradigma di una nuova misura nelle relazioni politiche.
La scuola e la socializzazione tra i due sessi veicolo di cambiamento dell’etica sessuale.
Disamina di testi storici e politici prodotti dagli anni ’70 ad oggi, con discussione e uso di materiali prodotti, nel caso di gruppi di insegnanti, per la trasmissione a giovani studenti.
2)CULTURA SESSUATA, SCRITTURA DELLE DONNE
CONTENUTI
Come fare un percorso di lettura sessuato: affrontare i temi della differenza sessuale partendo dai testi letterari e saggistici di autrici degli anni ’70, ’80 e ’90, valutando e confrontando l’evoluzione della condizione delle donne.
I generi letterari frequentati dalle autrici: fantascienza, fantastico, rosa come metalinguaggio e specchio del mutare del costume e dei ruoli sessuati.
Il linguaggio sessuato nella scuola: l’attenzione ai generi nella lingua quotidiana per educare alla differenza ragazze e ragazzi.
Comunicare la cultura e la produzione letteria delle donne avendo come centro della propria azione didattica la differenza sessuale: come trovare le parole per trasmettere questa alle ragazze e ai ragazzi. La comunicazione con le altre generazioni di giovani donne e giovani uomini.
Autoformazione:creare, a partire dal corso, gruppi di insegnanti che diventino punto di riferimento per altre colleghe e colleghi per lo studio e l’approfondimento dell’ottica sessuata nell’insegnamento
Scrivere e leggere DONNA: quali differenze e quali peculiarità nella scrittura delle autrici.
Conoscere la produzione culturale delle donne: quali sono, che storia hanno e in che ambito culturale si muovono le riviste femministe, l’editoria specializzata e come costruire una biblioteca di testi che possa servire ad operatori e operatrici scolastici e non per una didattica sessuata.
Cenni e bibliografia su alcuni dei più significativi passaggi storico-politici dell’evoluzione del pensiero dei movimenti delle donne in Italia.
Cenni sull’editoria e sulla stampa femminista in Italia.
3)COSTA FATICA MA SI PUO’ : COME COMUNICARE LE NOTIZIE E I PROGETTI DELLE DONNE
CONTENUTI
Come si struttura la comunicazione per divulgare le proprie iniziative; come si fa un comunicato stampa; a quali giornali e televisioni rivolgersi; i tempi necessari; come gestire i rapporti con la stampa locale e nazionale.
Saper comunicare la cultura delle donne: a chi, cosa e come trovare le parole per diffondere i nostri progetti alle altre.
La comunicazione con altre generazioni di donne: alcune strategie per un ‘passaggio di notizie più fruttuoso.
Che cosa è la comunicazione sessuata: dove e perchè i meccanismi di omologazione del linguaggio sono lo specchio per evidenziare, o al contrario eliminare, la discriminazione.
Cenni sull’editoria e sulla stampa femminista in Italia
4)LAVORO, LAVORI: COMPETENZE FEMMINILI ED EVENTUALI CONFLITTI
LAVORARE TRA DONNE POTENZIANDO LA RELAZIONE E DIPANANDO I CONFLITTI A VANTAGGIO DELL’IMPRESA COLLETTIVA
Questo modulo, specificamente pensato per formatrici e/o per donne in cerca di lavoro o già avviate all’attività lavorativa, intende sviluppare un nuovo modello di formazione innovativo di genere, pensato specificamente per la formazione femminile.
CONTENUTI
La presenza femminile nella storia italiana degli ultimi decenni: elaborazioni teoriche, visibilità politica, mutamenti del costume.
La differenza di genere
Il linguaggio sessuato
Il conflitto: teorie del conflitto e conflitto nei gruppi di donne orientati a un obiettivo.
La leadership ambigua
Identità, identificazione e differenza: autorevolezza e alterità.
La misura della differenza: per una metodologia della ricerca di genere.
La differenza di genere come ipotesi di lavoro
Women studies: il palinsesto della differenza
Oltre la neutralità del dato: la dimensione qualitativa
Numeri e senso nella ricerca sociale
Un caso specifico: il lavoro delle donne
Lavoro, lavori, visibilità sociale
Il lavoro come componente dell’identità
Visione e discussione di 4 film (Una donna in carriera, Nine to five, Baby Boom, North Country)
Discussione guidata in classe
Analisi delle situazioni di conflitto
Analisi delle relazioni individuali e di gruppo
Privato/pubblico, oggettivo/soggettivo, identità personale/identità lavorativa: gli elementi della complessità
5) PRATICHE DI NONVIOLENZA E MOVIMENTI DELLE DONNE – CAPIRLE, IMPARARLE, CONDIVIDERLE
CONTENUTI
Osservare il fenomeno della violenza nel mondo con la lente d’ingrandimento della violenza silenziosa e dimenticata che accade nel quotidiano ad ogni latitudine e in ogni cultura da parte di un genere sull’altro, ovvero da parte degli uomini sulle donne. Guardare alla violenza sulle donne come sintomo della mancanza di democrazia globale anche all’interno delle democrazie esistenti. Guardare ai totalitarismi etnici e religiosi come alimenti per il mantenimento della violenza e dell’ineguaglianza. Aumentare la consapevolezza e la sensibilità rispetto al tema della nonviolenza e al fenomeno
del conflitto con particolare riferimento alla sua dimensione interpersonale e di gruppo; favorire il confronto con modelli cognitivi ed emotivi in riferimento alla fenomenologia e alla
dinamica dei conflitti; mobilitare e rafforzare le risorse e le competenze personali utili per la gestione nonviolenta dei
conflitti; offrire un bagaglio metodologico e strumentale per sviluppare capacità di analisi e gestione
nonviolenta dei conflitti
Contenuti
Nel corso del seminario si intendeno mettere a fuoco i seguenti temi:
La nonviolenza: dalla teoria alla pratica
Il conflitto interpersonale: risonanze emotive e dinamiche relazionali
Per una gestione nonviolenta dei conflitti: competenze
Costruire la pace attraverso una pedagogia dei conflitti
Dal micro al macro: la nonviolenza come strumento di azione sociale
Essere uomini ed essere donne: non una semplice constatazione ma il conflitto dal quale partire
Patriarcato e fondamentalismi religiosi: connessioni e disvelamenti
A chi è destinato il corso
Persone che lavorano nei gruppi, nei sindacati, nella scuola, nelle istituzioni, nella formazione, anche studenti e studentesse della scuola superiore e dell’università
Struttura
Il percorso si articola su 1 giornata e mezzo almeno, per un totale di almeno 12 ore.
Metodologia
Nel percorso verranno impiegate metodologie formative di carattere attivo, alternando momenti di comunicazione, esercitazioni, lavori di gruppo, integrazioni esperienziali. Il gruppo, con le sue esperienze, costituirà la principale risorsa di lavoro. Verranno effettuati lavori in gruppo, simulazioni di situazioni di conflitto, e giochi di ruolo. Consigliati abiti comodi